
Il candidato governatore del centrosinistra inizia la corsa elettorale dalla collina di San Miniato e lancia il suo programma per sanità, ambiente e lavoro. “Avrò una vicepresidente donna. Batteremo la Lega, abbiamo una coalizione forte con verdi, sinistra e moderati”
SAN MINIATO (PISA) – Una scelta che lo riporta alle sue origini, quelle di quando da bambino muoveva i suoi primi passi, nel vero senso della parola. La sicurezza di sentirsi a casa. Eugenio Giani, per cominciare la sua campagna elettorale da candidato del centrosinistra in vista delle regionali di maggio, ha deciso di partire da San Miniato, paese in cui ha vissuto i primi anni di vita (il luogo di nascita di Empoli è solo anagrafico). Ma c’è anche molto di più. Giani parla ai piedi della Rocca di Federico II, una sorta di terrazza con vista su tutta la Toscana:
Per fare questo Giani ha cinque obiettivi principali, che sono i capisaldi della sua campagna elettorale: «Lavoro ed economia, ambiente e transizione ecologica, infrastrutture, sanità e cultura. Devo essere come un direttore d’orchestra, con ognuno che sappia suonare il proprio strumento nel modo migliore». Uno dei temi centrali è la sanità, particolarmente caro tra l’altro a 2020 a Sinistra che sabato ha dato il suo appoggio alla coalizione di centrosinistra: «Un check-up sulla sanità ci può consentire in sei mesi, un anno di capire cosa c’è da fare per poter migliorare la riforma delle Asl e su quello andare anche a risistemare la legge che governa il sistema sanitario. Partendo dalla consapevolezza che la sanità toscana è virtuosa e che c’è qualcosa da risistemare, ritengo che un check-up ci darebbe delle indicazioni per rendere il servizio più vicino al territorio».
Giani parla da un palco con un leggio davanti, che fa tanto american style. Il vento gelido non dà tregua. Tocca al tema ambiente: «Dobbiamo porci l’obiettivo di sostituire con le energie rinnovabili le fonti di combustione e con questo ridurre il surriscaldamento. In modo tale da poter arrivare al 2030 rispettando gli accordi di Parigi. Dobbiamo continuare a scommettere sulle energie alternative. Inoltre punto alla piantumazione di 100.000 alberi».
Nelle ultime settimane si è parlato anche di vicepresidenza, espressamente richiesta dai Verdi: «Questa settimana avrò un incontro con la sinistra per chiudere il programma elettorale. Posso intanto dire che la vicepresidente sarà sicuramente una donna, che dovrà avere una spiccata sensibilità e spessore relativamente alla transizione ecologica».

Il comitato di
Giani poi si sposta a San Miniato Basso per l’inaugurazione del suo comitato elettorale, mentre in serata va alla Casa Culturale dove arriva la segretaria regionale del Pd Simona Bonafè e dove lo attendono mille persone. Il Pd regionale è presente in gran forza, oltre a Marco Furfaro della segreteria nazionale del partito. Sulle note di Rino Gaetano, Jovanotti e Cesare Cremonini il candidato saluta presenti e dispensa sorrisi.
Non si scurisce nemmeno quando gli viene chiesto se lo spaventi la Lega: «Sinceramente in Toscana non la temo. Abbiamo già nostri programmi, la chiarezza di una coalizione che ha saputo unire addirittura 18 sigle politiche, associative. Sono orgoglioso di presentarmi mettendo insieme le forze più moderate con i Verdi o con la sinistra che ha avuto delle posizioni importanti e costruttive negli ultimi giorni. Di là non hanno né programmi, né il candidato alla presidenza».
Con la piazza di Bologna piena di sardine ancora ben presente nella mente: «Guardo a loro con grande rispetto, perché vedo delle impostazioni molto belle. Sono favorevole a un dialogo con questi ragazzi, ma sento anche il bisogno di non apparire come quello che ci vuol mettere il cappello sopra».
Articolo di Alessandro Di Maria – La Repubblica (21/01/2020)