Giani: «Tanti sindaci sono con me».

La corsa per il candidato Pd a governatore regionale è già «calda». Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, primo a scendere in lizza, non molla di un centimetro. Anche Stefania Saccardi, assessore regionale, ha rotto gli indugi e su La Nazione ha annunciato di essere pronta se il partito le chiederà di essere capitano della squadra chiamata a battere il centrodestra. Una bella sfida. Molti esponenti dem chiedono di evitare le primarie di coalizione (molto probabili però) e di cercare un nome condiviso. Giani va avanti spedito, cercando di scrollarsi di dosso la `benedizione’ che aveva ricevuto da Matteo Renzi. E ripete: «Spero ancora che sul mio nome ci possa essere una convergenza unitaria. Se poi il partito e la coalizione decideranno di fare le primarie, sono convinto che mi appoggeranno tutte le persone che mi conoscono e riconoscono la bontà del mio lavoro». E TRA COLORO che vogliono sostenere la candidatura di Eugenione ci sono tanti sindaci. Non i sindaconi di capoluogo, ma quelli di tante realtà sparse sul territorio toscano. Una lunga lista di primi cittadini individuati attraverso uno «screening» messo in piedi in questi giorni di fibrillazione per la sfida dentro il Pd. Ecco alcuni esempi. Il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli: «Giani? La persona migliore. Sarebbe un candidato che racchiude in sè una forte identità toscana, un profilo politico moderato e riformista e un’esperienza amministrativa formata anche attraverso scelte importanti. Lo conosco da alcuni ed ho avuto modo di apprezzare la grande passione che mette nel rappresentare la nostra regione e la sua vicinanza ai territori». E poi Jacopo Marini di Arcidosso. «E’ auspicabile una candidatura unitaria e credo che la figura migliore sia Giani. Altrimenti faremo le primarie con spirito costruttivo, puntando sui temi e su una visione di Toscana. Eugenio rimane il migliore per il suo radicamento profondo nel territorio. Ha il grande pregio di tenere insieme tante anime della nostra regione». Da San Miniato Simone Giglioli lancia la candidatura di Giani: «La sua candidatura è la più forte, quella maggiormente in grado di battere qualsiasi avversario. Arginando così la destra leghista, che anche in queste ore, con le uscite del Salvini locale, dimostra di non essere in grado di governare una regione come la Toscana». Giani sorride di fronte all’abbraccio di tanti sindaci conosciuti nel suo tour infinito negli oltre 270 comuni toscani. Federico Balocchi di Santa Fiora, nel grossetano. «Non trovo che abbia davvero senso dividerci tra correnti, sottocorrenti e gruppetti. Serve individuare la persona con il profilo migliore per una candidatura autorevole alla guida della Regione. Giani è il candidato più spendibile e non ha senso questo tentativo di disarcionarlo per trovarne uno più debole». E poi una lunga lista da Vicchio a Lastra a Signa, da Terranova Bracciolini a Torrita. Molti sindaci chiedono alla segretaria regionale del Pd Simona Bonafe di arrivare a un candidato unitario come Paolo Omoboni, primo cittadino di Borgo San Lorenzo in Mugello: «Il Pd dovrebbe fare uno sforzo per trovare una candidatura unitaria capace di dialogare anche con i mondi civici del campo riformista. In questo senso Eugenio Giani rappresenta una figura di grande esperienza, riconosciuta, competente, che ha dimostrato un impegno e una presenza costante sui territori». E Giani snocciola tanti altri nomi di suoi sostenitori e di tanti territori che stanno con lui: Rufina, Scarperia e San Piero, Montero, d’Arbia, Buti. «Sono lusingato — dice —, io interpreto il territorio, dialogo con tutti… se non sono unitario io. Contano le persone, non le correnti».

– Luigi Caroppo – La Nazione

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